Introduzione del dominio di sostenibilità ambientale ENV nei report di Health Technology Assessment

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Introduzione del dominio di sostenibilità ambientale ENV nei report di Health Technology Assessment

Secondo la definizione fornita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2022, l'Health Technology Assessment (HTA) è "una valutazione sistematica e multidisciplinare delle proprietà delle tecnologie e degli interventi sanitari, che copre sia le loro conseguenze dirette che indirette".

Per chiarire il concetto di "tecnologie sanitarie”, tra gli oggetti di valutazione nei report di HTA vi sono:

  • i nuovi device (ad esempio, un pacemaker);
  • le nuove tecnologie per la diagnosi di malattie (ad esempio, un ecografo);
  • le nuove terapie;
  • le nuove procedure organizzative o rivisitazioni di esse (le quali consistono nell’insieme delle informazioni, delle attività degli attori coinvolti e dei flussi di documenti necessari per lo svolgimento corretto di un determinato processo sanitario).

La European Network of Health Technology Assessment Agencies, o EUnetHTA, creata nel 2006, ha pubblicato nel 2016 il cosiddetto “Core Model 3.0”, una guida per la conduzione di report HTA definiti “core” (ndr, integrali) in cui devono essere esplorati diversi domini, costituiti da domande predeterminate (issue), ognuno dei quali dedicato ad una specifica area di indagine. Tuttavia, nonostante gli argomenti dei 9 domini previsti siano di ampissimo respiro, nessuno di essi è completamente dedicato all'impatto ambientale e alla sostenibilità della tecnologia analizzata.

Il settore sanitario, a livello mondiale, determina più del 5% delle emissioni generate dai combustibili fossili, contribuendo significativamente al riscaldamento globale ed alla crisi climatica. Il piano di decarbonizzazione del settore sanitario (World Health Organization COP26 Health Programme), un progetto nato in seno al summit sul clima COP26, ha visto l’impegno formale di 62 Paesi - tra i quali l’Italia non figura - nel perseguire tre obiettivi (o almeno uno di essi): tra questi, l’obiettivo zero emissioni (net zero) tra il 2030 ed il 2050 è stato scelto soltanto da 23 Paesi.

Il riscaldamento globale rappresenta un’emergenza per la salute pubblica. Lo spettro di malattie che possono essere causate e/o esacerbate dalle temperature eccessive è estremamente ampio (patologie cardiovascolari, respiratorie, cerebrovascolari, genitourinarie, psichiatriche, nonché complicanze del diabete, disturbi legati a disidratazione e colpi di calore), cui consegue un consistente peggioramento della qualità della vita; sebbene esistano fasce d’età, categorie e zone geografiche più vulnerabili a tali eventi, nessun individuo può considerarsi esente dall'impatto prodotto dal surriscaldamento terrestre e dai cambiamenti climatici.

Allo scopo di fornire input sullo stato dell’arte e sulle possibilità metodologiche per esplorare l'impatto ambientale di una tecnologia sanitaria, un gruppo di lavoro dell’Italian Institute for Planetary Health sta sviluppando un nuovo dominio di HTA chiamato ENV (Environment), sulla falsariga del Core Model 3.0 di EUnetHTA. I topic proposti riguardano la produzione, l'implementazione e l'uso, lo smaltimento, il risparmio di risorse rispetto alla tecnologia alternativa, la sorveglianza e la gestione del rischio ambientale legate alla tecnologia in studio. Ogni argomento è affrontato in molteplici issue, accompagnate da chiarimenti utili a guidare lo sviluppo delle risposte.

Lo scopo principale del nostro gruppo di lavoro è di accelerare il dibattito sull’inserimento della sostenibilità ambientale nei report di HTA anche in Italia, e di fornire un contributo mirato che stimoli riflessioni metodologiche e di contenuto.

Difatti, la considerazione dell’impatto ambientale potrebbe avere un'influenza trasversale nei domini tradizionali che compongono i report HTA, nella valutazione complessiva e, in ultima analisi, nell’implementazione di nuove tecnologie sanitarie. Inoltre, potrebbe determinare la rivalutazione delle tecnologie già consolidate e della loro catena di produzione, e le pratiche correnti potrebbero subire modifiche significative.

L'attuale tendenza al riscaldamento globale e al deterioramento degli ecosistemi richiede azioni immediate da parte degli stakeholder per invertire l'impatto negativo dell'attività umana sul pianeta, e l'industria sanitaria non va considerata esente. Implementare quadri metodologici nuovi o esistenti per la raccolta, la modellazione, la sorveglianza dei dati ambientali e il processo decisionale è un compito critico, che richiede sinergia tra industria e istituzioni.
 
Autori:
Aurora Heidar Alizadeh, MD, Specializzanda in Igiene e Medicina Preventiva - Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
Gian Marco Raspolini, MD, Specializzando in Igiene e Medicina Preventiva - Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma
Chiara Cadeddu, MD, Ricercatrice, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma

Aurora Heidar Alizadeh - Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma

Gian Marco Raspolini - Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma

Chiara Cadeddu - Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma

Editing Raffaella Gatta - Content manager