La partecipazione di IIPH al 54° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene e alla 14a Conferenza Europea di Sanità Pubblica.

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La partecipazione di IIPH al 54° Congresso Nazionale della Società Italiana di Igiene e alla 14a Conferenza Europea di Sanità Pubblica.

A novembre 2021 si sono tenuti due importanti eventi a cui l’IIPH ha contribuito con vari interventi: la 54a edizione del congresso della Società Italiana di Igiene (SItI) a Lecce, e alla 14a Conferenza Europea dell’European Public Health Association (EUPHA) tenutasi virtualmente.

Nel corso della conferenza di EUPHA la Dott.ssa Chiara Cadeddu, coordinatore scientifico di IIPH, ha presentato i risultati di una scoping review riguardante gli articoli pubblicati su The Lancet Planetary Health, la principale rivista sul tema della salute planetaria. Sono stati analizzati 44 articoli, principalmente studi di coorte, studi descrittivi, modeling studies e revisioni. È emerso che la principale area di ricerca degli studi analizzati era quella del rapporto salute-ambiente, seguita dalla Urban Health; in particolare, molti articoli indagavano il rapporto tra l’inquinamento atmosferico e la mortalità o i disturbi cardiovascolari. Altri studi invece trattavano il rapporto tra salute ed esposizione a determinate sostanze chimiche; salute ed eventi climatici estremi; salute e ambiente urbano. Dal 2017 (anno di fondazione), il numero di articoli pubblicati su The Lancet Planetary Health è aumentato costantemente, e i dipartimenti di sanità pubblica continuano a pubblicare studi di salute planetaria coinvolgendo anche professionisti di altri settori (es. ingegneri ambientali).

Durante il congresso della Società Italiana di Igiene Alessio Perilli, uno specializzando del dipartimento di Igiene e Medicina Preventiva dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha presentato un poster su un progetto di IIPH riguardante l’Urban Health. In questo progetto, ancora in corso, sono state selezionate due scuole secondarie di secondo grado di due quartieri di Roma che differiscono per la presenza di verde urbano nelle vicinanze. È stato sviluppato un questionario finalizzato a valutare conoscenze e attitudini sul tema delle aree verdi urbane. Successivamente verrà effettuato un intervento formativo rivolto agli studenti circa l’importanza delle aree verdi in termini di benessere psico-fisico della comunità.

Un altro specializzando della stessa scuola, Luca Regazzi, ha esposto un poster riguardante un progetto di revisione della letteratura scientifica e della letteratura grigia sul rapporto tra One Health, Eco Health e Planetary Health. Il concetto di One Health si concentra sulle connessioni tra salute umana e salute animale, con una minore attenzione all’ecosistema nel suo insieme. L’approccio Eco Health, invece, punta maggiormente sull’aspetto della biodiversità, con enfasi su tutte le creature viventi, inclusi insetti, batteri e virus. Infine, l’approccio Planetary Health è più antropocentrico e mira alla promozione del benessere dell’umanità in un contesto di prosperità dei sistemi naturali da cui essa dipende, con una maggiore attenzione alle implicazioni economiche e politiche. Nonostante queste differenze, One Health, Eco Health e Planetary Health hanno il potenziale di essere integrati in una visione completa della salute umana, animale e dell’ambiente che rispetti gli obiettivi Sustainable Development Goals (SDGs) dell’Agenda 2030.

Gaia Surya Lombardi - Università Cattolica del Sacro Cuore