Dieta mediterranea, modello nutrizionale e linguaggio universale

News

Dieta mediterranea, modello nutrizionale e linguaggio universale

Il Presidente della Riserva della Biosfera Unesco del Monte Peglia Francesco Paola insieme al Presidente di Confagricoltura dell’Umbria Fabio Rossi e al Professor Domenico Delfino del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Perugia hanno incontrato presso il Dipartimento di Sanità Pubblica e Scienza della Vita dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (UCSC) una delegazione di ricercatori della Sezione di Igiene dell’università e l’amministratore delegato dell’Italian Institute for Planetary Health (IIPH) Angelo Del Favero. L’incontro ha avuto ad oggetto i vari e possibili progetti comuni e tra essi il Progetto che si propone di rendere oggettivi sul piano delle analisi scientifiche gli effetti sul sistema immunitario dei prodotti della Dieta Mediterranea Italiana Patrimonio immateriale dell’Unesco e dei composti da essi derivati.

Dieta Mediterranea: gli obiettivi dello studio.

L’analisi si volgerà alla nutraceutica e nutrigenomica, ossia allo studio degli effetti degli alimenti sulla salute umana ed animale, e ciò anche nella prospettiva della interazione di tali analisi con il progetto “Dieta Mediterranea, modello nutrizionale e linguaggio universale” che la Riserva della Biosfera Unesco del Monte Peglia ha avviato con la Comunità emblematica della Dieta Mediterranea italiana patrimonio immateriale dell’Unesco della Valle del Cilento, nella cooperazione con l’Ambasciata di Francia.  

Il confronto ha posto in risalto la correlazione con il tema dell’emergenza del mutamento climatico che altera qualità e composizione dei prodotti alimentari e la stessa catena alimentare: la qualità del cibo e della nutrizione umana è chiaramente correlata e in misura rilevante alla emergenza climatica in atto.

L’amministratore delegato di IIPH Angelo Del Favero ha così commentato “Incontri di questo tipo che includono realtà sociali del lavoro, del volontariato e della protezione dell’ambiente sono fondamentali per noi per allineare la nostra visione con le esigenze che sentite dai territori. L’obiettivo comune rimane la salvaguardia del pianeta che passa attraverso azioni che proteggono anche la salute delle persone, come una più ampia diffusione dei principi della dieta mediterranea. La promozione di questa dieta, antichissima e declinata secondo le diverse tradizioni culturali e la disponibilità di prodotti regionali, è fondamentale per la lotta ad ogni tipo di malnutrizione nel nostro paese ed oltre.”

“Desidero esprimere un grande apprezzamento per il Dipartimento di Sanità Pubblica della Università Cattolica di Roma, per la Professoressa Stefania Boccia e per tutti gli studiosi presenti. E’ essenziale accostarsi con mente aperta a tutte le questioni che sono interdipendenti dei mutamenti climatici, della salute e della nutrizione umana, stiamo costruendo un gruppo multidisciplinare con l’impresa e la comunità scientifica di elevato profilo volto alla ideazione e diffusione di modelli sostenibili” ha dichiarato l’avvocato Francesco Paola Presidente della Riserva della Biosfera Unesco del Monte Peglia “così come ringrazio molto Fabio Rossi, Presidente di Confagricoltura dell’Umbria, il professore Domenico Delfino e il Sindaco di Pollica Stefano Pisani, che è intervenuto all’incontro”.

La Professoressa Stefania Boccia, ordinario di Igiene dell’UCSC, ha dichiarato “Ci ha fatto molto piacere ricevere la visita dei Presidenti Paola e Rossi e del collega Delfino. La collaborazione con la Riserva della Biosfera Unesco del Monte Peglia continua nel segno dell’interazione diretta tra soggetti diversi, pubblici e privati, e dello sviluppo di processi di trasferimento scientifico e culturale con l’obiettivo della salvaguardia della salute delle persone e del pianeta che abitano.”

“La Riserva Mondiale della Biosfera Unesco dell’Umbria”, ha posto in evidenza il Presidente Paola “ha creato il Centro Studi Strategici sulle crisi ed emergenze climatiche, di cui è Presidente onorario è il Generale Antonio Ricciardi, anche a tali fini, guardiamo con molta attenzione a questi obiettivi ed ai complessivi impatti anche geopolitici delle emergenze in corso e questo al fine dei più accurati modelli di prevenzione da crisi ed emergenze climatiche”.

Angelo Pezzullo - Università Cattolica del Sacro Cuore